FOGLIA d'ORO nr. 123
marzo 2018
FOGLIA d'oro nr.123
Notiziario di pace e amicizia
Marzo 2018
anno 17 - n. 123
Carissimi,
Augurandovi
la Buona Pasqua vi porgo un episodio che ci parla della forza dell'amore
di Gesù risorto.
Un'esperienza
incredibile del potere e dell'amore di Dio.
Monsignor Henrique Soares da Costa
(ALETEIA| Martedì 21
marzo 2018)
Mio caro amico,
il 20 marzo 2009 ho
vissuto momenti di intensa emozione. In quel giorno per me indimenticabile ho
sperimentato la mano di Dio, che ci guida in modo davvero incomprensibile.La
mattina mi ero recato a Salvador, perché il Nunzio Apostolico desiderava
parlarmi. L’argomento presupponeva un rovesciamento nella mia vita: il Papa mi
invitava ad accettare di essere consacrato vescovo ausiliare di Aracaju. Dove voleva
portarmi Dio? Cosa desiderava da me? Ho detto “Sì” al Nunzio. No, non al
Nunzio: al Papa attraverso il Nunzio! No, non al Papa: a Cristo attraverso il
Papa! Ho detto “Sì” senza pensare – non si pensa quando il Signore chiama; non
si calcola! Si dice semplicemente “Sì”! È quello che ho cercato di fare in
tutta la mia vita, nonostante tante infedeltà e codardie… Dio le conosce, tu
no, caro amico!
Ma ho detto “Sì”. E
sono tornato a Maceió, perché era un venerdì di Quaresima e avevo alle 16.00 la
Via Crucis nella mia chiesa do Livramento (indimenticabile e della quale ho
tanta nostalgia), e poi una Messa a Povoado Poxim, Coruripe, nella diocesi di
Penedo… In fretta, senza aver pranzato, ho fatto la Via Crucis e sono andato a
Poxim. Al ritorno, verso le 21.00-21.30, l’inaspettato, l’assurdo, il disegno
di Dio che non conosco ma Lui sì, che non comprendo e Lui vede invece
chiaramente. Un’utilitaria mi ha bloccato. C’erano quattro uomini con la
pistola in pugno. Sono scappato. Mi hanno inseguito. Mi hanno ributtato nella
mia macchina. Sei pallottole l’hanno perforata e hanno sgonfiato le ruote
anteriori. Mi hanno tirato via dall’auto, mi hanno picchiato tanto, rimesso
dentro e portato in mezzo al bosco. Perdevo molto sangue. Mi hanno detto che mi
avrebbero ucciso. Quelli sarebbero stati i miei ultimi istanti…
Mi chiedevo per tutto
il tempo che senso avesse proprio quel giorno in cui avevo ricevuto la notizia
della nuova missione che il Signore mi aveva affidato. In quello stesso giorno
il Signore avrebbe permesso che mi privassero della vita… Ho detto loro di non
uccidermi perché avevo ancora una missione da compiere. Indossavo – come sempre
– la tonaca, la veste del sacerdote, la veste del vescovo, la veste che deve
significare che siamo di Dio, siamo consacrati, che qualcosa in noi ha spezzato
il rapporto con il mondo, di modo che viviamo pienamente nel mondo ma siamo
uomini di Dio, testimoni dell’Assoluto, messaggeri dell’Infinito. Non so se
hanno avuto paura o rispetto di un uomo di Dio… Non mi hanno ucciso. Mi hanno
lasciato in macchina, sanguinante, ferito… con il chierichetto che mi
accompagnava e al quale non hanno fatto alcun male (sì, miei cari chierichetti!
Ne ho avuti più di 40, e ho sempre cercato di farne veri uomini e cristiani! Li
ho sempre amati e li amo ancora oggi come figli nel Signore. Di questi, tre
sono già sacerdoti e uno è in formazione sacerdotale…). Quando i malviventi se
ne sono andati mi sono recato con il chierichetto in strada e ho chiesto un
passaggio fino alla stazione di polizia.
Tutto questo otto anni
fa! Sono vivo, sono vescovo e continuo la mia vita, viaggiando tante volte di
notte, su strade deserte, compiendo la missione che il Signore mi ha affidato.
Ogni volta che viaggio su strade buie ricordo quello che mi è successo… Ricordo
che può accadere di nuovo…Un sacerdote mio amico, che per me è come un
fratello, mi ha detto: “Oggi il Signore ti ha risparmiato la vita. Oggi dovevi
morire! Ti ha lasciato vivere perché d’ora in poi è come se fossi già morto:
non ti devi risparmiare, non devi tenerti per te stesso: devi offrirti per Lui,
darti a Lui, essere disposto a perdere tutto per Lui”.
È vero! Sono nelle sue
mani! Lui dev’essere la mia vita, la mia forza, la gioia dei miei giorni e il
senso della mia esistenza! Da Lui sono venuto, in Lui vivo, a Lui vado! Sia
benedetto il suo Nome in me, nella vita e nella morte! E che Egli non permetta
mai che mi separi da Lui! Oggi, come otto anni fa, in manus tuas, Domine.
E’ così anche per me, modesto prete
salesiano in Romania…, se voi mi sosterrete con la preghiera.
D. Sergio.
Festa della primavera con il Centru de zi Domenic Savio
E' primavera o no?...
21 marzo 2018
Qualora mi
chiedessi se è primavera, io mi guarderei nel cuore e nel pensiero e direi che “primavera è già qui”.
Se guardassi
fuori della finestra invece vedrei ghiaccio e neve.
Se uscissi all'aperto
mi sentirei raggelare dal clima di – 4 gradi : siamo sotto zero! Nel giardino erano
già fioriti i crochi gialli e blu, variegati in bianco. Ora sono coperti dalla
neve e i narcisi si sono bloccati al bocciolo... Fuori non è primavera.
E allora aspettiamo... La natura farà
il suo corso. E cerchiamo di conservare la primavera nel cuore…Ma per
consolarci un po', guardiamo almeno una
foto della Festa della primavera, che abbiamo realizzato all'Oratorio Don Bosco
di Bacau il 17 marzo scorso...Ecco
Mostra
della Santa Sindone
26-28
marzo 2018
All'Oratorio Don Bosco
di Bacau ci sarà una mostra interessante durante la Settimana Santa, dal 26 al
28 marzo,
La Comunità Salesiana
di Bacau, realizzerà l'esposizione di una copia al naturale della Santa
Sindone.
Tale copia è entrata,
per la prima volta in Moldova, Romania, nel 2005, provenendo da Torino, dove si
conserva la reliquia autentica della Santa Sindone.
L'esposizione sarà
effettuata nel teatro dell'Istituto Salesiano Oratorio Don Bosco.
Le vizite si protranno
fare nei giorni della Settimana Santa dal 26 al 28 marzo al seguente orario:
nella mattinata dalle ore 9
alle 12
nel pomeriggio dalle 15 alle 17
e alla sera dalle 20
alle 21
A richiesta si potrà
avere una guida che chiarifichi e spieghi.
Sono disponibili delle
pubblicazioni in rumeno.
Chi vorrà potrà dare
un'offerta per sostenere l'iniziativa.
Arriva la "famiglia dei biscotti"
Era il 17 febbraio.
Aspettavamo un signore
che da Bucarest sarebbe venuto a cena con noi e ci avrebbe recato in dono un carico
di biscotti. Ma, aspetta che ti aspetta, a cena non si vide. Arrivò un po' più tardi e cenò con don
Iosif, il direttore.
Chi fosse, non lo
sapevamo, ma, se portava biscotti, doveva essere un benefattore. E difatti lo
era.
Seppi che si chiama
Mihail, è compagno di scuola del nostro Direttore. Con sé condusse la moglie e
un figlioletto di quattro anni. Il signor Mihail venne con un furgone zeppo di
scatoloni di biscotti e altri dolci. La moglie si chiama Diana ed è originaria
di Bacau, fu addirittura all'Oratorio, da noi, quando era più giovane. La
famiglia è arricchita di due figlioli: una bimba di dodici anni, che non era
nel gruppetto, perché rimasta a Bucarest per la scuola e il figlioletto. Una
famiglia cristiana e giovane era quella che ci è venuta a trovare sul tardi
della sera del 17 febbraio 2018. Al mattino parteciparono alla Santa Messa con
viva devozione. Il loro bambino di soli 4 anni, rispose alla Santa Messa quasi
come un chierichetto; all'asilo, che
frequenta a Bucarest, ha infatti imparato le risposte della santa Messa e
risponde perfettamente alle monizioni del Sacerdote, durante la Santa Messa. Si
chiama Domenic Emmanuel, come San Domenico Savio e come i suoi due padrini,
padrino e madrina del Battesimo. Il Padre nostro, che è una preghiera lunga per
i bimbi, l'ha recitato perfettamente con la sua voce argentina e sonora.
A colazione, al
mattino, correva sotto i tavoli e si interessava di tutto con grande vivacità.
Gli piacque molto lo schiaccianoci e provò più volte ad usarlo per rompere una
noce, ma le sue piccole energie non gli consentirono di schiacciare la noce, da
solo. Scaricato il dovuto, circa 90 scatole di biscotti, il sig. Mihail ripartì con la sua bella famigliola. Non
mancammo però di fare qualche foto ricordo della famiglia dei biscotti.
Il
Voto politico in Italia.
Il 4 marzo fui a
Mogliano e mi fermai qualche giorno per le elezioni politiche. Mi incontrai con
i due miei fratelli e gli amici Salesiani nonché i cari Baratto.
Grazie per le
offerte a sostegno della nostra missione
sig.ra Antonietta
Baratto 50 euro.
Dott. Susy Camozzi Dei
Rossi 200 euro
Ho celebrato delle
Sante Messe secondo le loro intenzioni.
Un caro saluto. Don Sergio D.