mercoledì 4 aprile 2018

Foglia d'oro 123


FOGLIA d'ORO  nr. 123 

marzo 2018










FOGLIA d'oro  nr.123

Notiziario di pace e amicizia
Marzo                             2018
     anno 17 -   n.  123



Carissimi,
Augurandovi la Buona Pasqua vi porgo un episodio che ci parla della forza dell'amore di Gesù risorto.
Un'esperienza incredibile del potere e dell'amore di Dio.





Monsignor Henrique Soares da Costa   


(ALETEIA| Martedì 21 marzo 2018)
Mio caro amico,
il 20 marzo 2009 ho vissuto momenti di intensa emozione. In quel giorno per me indimenticabile ho sperimentato la mano di Dio, che ci guida in modo davvero incomprensibile.La mattina mi ero recato a Salvador, perché il Nunzio Apostolico desiderava parlarmi. L’argomento presupponeva un rovesciamento nella mia vita: il Papa mi invitava ad accettare di essere consacrato vescovo ausiliare di Aracaju. Dove voleva portarmi Dio? Cosa desiderava da me? Ho detto “Sì” al Nunzio. No, non al Nunzio: al Papa attraverso il Nunzio! No, non al Papa: a Cristo attraverso il Papa! Ho detto “Sì” senza pensare – non si pensa quando il Signore chiama; non si calcola! Si dice semplicemente “Sì”! È quello che ho cercato di fare in tutta la mia vita, nonostante tante infedeltà e codardie… Dio le conosce, tu no, caro amico!
Ma ho detto “Sì”. E sono tornato a Maceió, perché era un venerdì di Quaresima e avevo alle 16.00 la Via Crucis nella mia chiesa do Livramento (indimenticabile e della quale ho tanta nostalgia), e poi una Messa a Povoado Poxim, Coruripe, nella diocesi di Penedo… In fretta, senza aver pranzato, ho fatto la Via Crucis e sono andato a Poxim. Al ritorno, verso le 21.00-21.30, l’inaspettato, l’assurdo, il disegno di Dio che non conosco ma Lui sì, che non comprendo e Lui vede invece chiaramente. Un’utilitaria mi ha bloccato. C’erano quattro uomini con la pistola in pugno. Sono scappato. Mi hanno inseguito. Mi hanno ributtato nella mia macchina. Sei pallottole l’hanno perforata e hanno sgonfiato le ruote anteriori. Mi hanno tirato via dall’auto, mi hanno picchiato tanto, rimesso dentro e portato in mezzo al bosco. Perdevo molto sangue. Mi hanno detto che mi avrebbero ucciso. Quelli sarebbero stati i miei ultimi istanti…
Mi chiedevo per tutto il tempo che senso avesse proprio quel giorno in cui avevo ricevuto la notizia della nuova missione che il Signore mi aveva affidato. In quello stesso giorno il Signore avrebbe permesso che mi privassero della vita… Ho detto loro di non uccidermi perché avevo ancora una missione da compiere. Indossavo – come sempre – la tonaca, la veste del sacerdote, la veste del vescovo, la veste che deve significare che siamo di Dio, siamo consacrati, che qualcosa in noi ha spezzato il rapporto con il mondo, di modo che viviamo pienamente nel mondo ma siamo uomini di Dio, testimoni dell’Assoluto, messaggeri dell’Infinito. Non so se hanno avuto paura o rispetto di un uomo di Dio… Non mi hanno ucciso. Mi hanno lasciato in macchina, sanguinante, ferito… con il chierichetto che mi accompagnava e al quale non hanno fatto alcun male (sì, miei cari chierichetti! Ne ho avuti più di 40, e ho sempre cercato di farne veri uomini e cristiani! Li ho sempre amati e li amo ancora oggi come figli nel Signore. Di questi, tre sono già sacerdoti e uno è in formazione sacerdotale…). Quando i malviventi se ne sono andati mi sono recato con il chierichetto in strada e ho chiesto un passaggio fino alla stazione di polizia.
Tutto questo otto anni fa! Sono vivo, sono vescovo e continuo la mia vita, viaggiando tante volte di notte, su strade deserte, compiendo la missione che il Signore mi ha affidato. Ogni volta che viaggio su strade buie ricordo quello che mi è successo… Ricordo che può accadere di nuovo…Un sacerdote mio amico, che per me è come un fratello, mi ha detto: “Oggi il Signore ti ha risparmiato la vita. Oggi dovevi morire! Ti ha lasciato vivere perché d’ora in poi è come se fossi già morto: non ti devi risparmiare, non devi tenerti per te stesso: devi offrirti per Lui, darti a Lui, essere disposto a perdere tutto per Lui”.

È vero! Sono nelle sue mani! Lui dev’essere la mia vita, la mia forza, la gioia dei miei giorni e il senso della mia esistenza! Da Lui sono venuto, in Lui vivo, a Lui vado! Sia benedetto il suo Nome in me, nella vita e nella morte! E che Egli non permetta mai che mi separi da Lui! Oggi, come otto anni fa, in manus tuas, Domine.

E’ così anche per me, modesto prete salesiano in Romania…, se voi mi sosterrete con la preghiera. 
D. Sergio.



Festa della primavera con il Centru de zi Domenic Savio

E' primavera o no?...
21 marzo 2018
Qualora mi chiedessi se è primavera, io mi guarderei nel cuore e  nel pensiero e direi che “primavera è già qui”.
Se guardassi fuori della finestra invece vedrei ghiaccio e neve.
Se uscissi all'aperto mi sentirei raggelare dal clima di – 4 gradi : siamo sotto zero! Nel giardino erano già fioriti i crochi gialli e blu, variegati in bianco. Ora sono coperti dalla neve e i narcisi si sono bloccati al bocciolo... Fuori non è primavera.
E allora aspettiamo... La natura farà il suo corso. E cerchiamo di conservare la primavera nel cuore…Ma per
consolarci un po', guardiamo almeno una foto della Festa della primavera, che abbiamo realizzato all'Oratorio Don Bosco di Bacau il 17 marzo scorso...Ecco





Mostra della Santa Sindone
26-28 marzo  2018
All'Oratorio Don Bosco di Bacau ci sarà una mostra interessante durante la Settimana Santa, dal 26 al 28 marzo,



La Comunità Salesiana di Bacau, realizzerà l'esposizione di una copia al naturale della Santa Sindone.
Tale copia è entrata, per la prima volta in Moldova, Romania, nel 2005, provenendo da Torino, dove si conserva la reliquia autentica della Santa Sindone.



L'esposizione sarà effettuata nel teatro dell'Istituto Salesiano Oratorio Don Bosco.
Le vizite si protranno fare nei giorni della Settimana Santa dal 26 al 28 marzo al seguente orario:
nella mattinata                                dalle ore 9 alle 12
nel pomeriggio                               dalle 15 alle 17
e alla sera                                       dalle 20 alle 21
A richiesta si potrà avere una guida che chiarifichi e spieghi.
Sono disponibili delle pubblicazioni in rumeno.
Chi vorrà potrà dare un'offerta per sostenere l'iniziativa.


Arriva la "famiglia dei biscotti"



Era il 17 febbraio.
Aspettavamo un signore che da Bucarest sarebbe venuto a cena con noi e ci avrebbe recato in dono un carico di biscotti. Ma, aspetta che ti aspetta, a cena non si vide.   Arrivò un po' più tardi e cenò con don Iosif, il direttore.
Chi fosse, non lo sapevamo, ma, se portava biscotti, doveva essere un benefattore. E difatti lo era.
Seppi che si chiama Mihail, è compagno di scuola del nostro Direttore. Con sé condusse la moglie e un figlioletto di quattro anni. Il signor Mihail venne con un furgone zeppo di scatoloni di biscotti e altri dolci. La moglie si chiama Diana ed è originaria di Bacau, fu addirittura all'Oratorio, da noi, quando era più giovane. La famiglia è arricchita di due figlioli: una bimba di dodici anni, che non era nel gruppetto, perché rimasta a Bucarest per la scuola e il figlioletto. Una famiglia cristiana e giovane era quella che ci è venuta a trovare sul tardi della sera del 17 febbraio 2018. Al mattino parteciparono alla Santa Messa con viva devozione. Il loro bambino di soli 4 anni, rispose alla Santa Messa quasi come un chierichetto;  all'asilo, che frequenta a Bucarest, ha infatti imparato le risposte della santa Messa e risponde perfettamente alle monizioni del Sacerdote, durante la Santa Messa. Si chiama Domenic Emmanuel, come San Domenico Savio e come i suoi due padrini, padrino e madrina del Battesimo. Il Padre nostro, che è una preghiera lunga per i bimbi, l'ha recitato perfettamente con la sua voce argentina e sonora.
A colazione, al mattino, correva sotto i tavoli e si interessava di tutto con grande vivacità. Gli piacque molto lo schiaccianoci e provò più volte ad usarlo per rompere una noce, ma le sue piccole energie non gli consentirono di schiacciare la noce, da solo. Scaricato il dovuto, circa 90 scatole di biscotti, il sig. Mihail  ripartì con la sua bella famigliola. Non mancammo però di fare qualche foto ricordo della famiglia dei biscotti.
 

Il Voto politico in Italia.
Il 4 marzo fui a Mogliano e mi fermai qualche giorno per le elezioni politiche. Mi incontrai con i due miei fratelli e gli amici Salesiani nonché i cari Baratto.







Grazie per le offerte a sostegno della nostra missione
sig.ra Antonietta Baratto 50 euro.
Dott. Susy Camozzi Dei Rossi 200 euro
Ho celebrato delle Sante Messe secondo le loro intenzioni.



Un caro saluto. Don Sergio D.



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