sabato 21 agosto 2021

Foglia d'oro 135 cartacea

 


Dopo qualche tempo di difficoltà,

 riprendiamo il percorso precedente

 e le edizioni conseguenti della Foglia d'oro.

Siamo alla Foglia d'oro nr. 135, l'anno è il 20.mo.

Lo scopo rimane quello di informare, rallegrare, creare amicizia e solidarietà, 

crescere nel bene e nella formazione umana e cristiana.

Coraggio! Ricominciamo nel nome del Signore!









La Foglia d'oro per esteso

n. 135






Carissimi

 

Eccomi!

 

Eccomi a casa finalmente!

 

L'Obbedienza infatti mi aveva fatto abitare a Bacau

 e a vivere nella casa salesiana di Bacau.

Ma, in febbraio del 2020, arrivato in Italia per gli Esercizi spirituali, mi vidi coinvolto nella pandemia del Covid 19 ed in seguito da una malattia che si rivelò seria e urgente da affrontare con le dovute cure per rimediare alla salute pericolante. Dopo un anno e mezzo di "fermata" a Mogliano Veneto, ripresomi da un male che di solito non perdona, eccomi finalmente ritornato a Bacau.

 Il giorno 1 luglio 2021, con un viaggio un po' difficoltoso, sono tornato nella casa cui l’obbedienza religiosa mi aveva destinato, e che sentivo in me come la "mia casa". Ora sono di nuovo

nella Comunità fraterna dei Salesiani di Bacau.

Qui spero di preparare il ritorno alla Casa veramente "mia" e preparata dal Signore, alla Casa del Padre.

Mi oriento così verso l'ideale di fare del mio "tramonto", della mia anzianità, l'aurora del Giorno eterno e splendente del Cielo. Mi affido per questo a Gesù a Giuseppe e a Maria, Madre di Gesù e Mare nostra.

 


 

 

Una grazia di Don Bosco

 26 gennaio 2019

In un sabato, prima della festa di Don Bosco, alcuni ragazzetti vengono all'Oratorio di base e sono seguiti nei loro giochi da due sacerdoti, che, se pur anziani , sono tuttavia giovani di cuore.



 

Tra i ragazzetti c’è un bimbo di cinque anni e la cuginetta di circa dieci anni. Si divertono a disegnare e a fare un po’ di movimento nel cortile ricco di neve. Presto desiderano tornarsene a casa perché un po’ infreddoliti. Chieste due caramelle e ricevutele, una ciascuno, si affrettano ad andare a casa. Il piccolo si chiama Antonio e la cuginetta Andra.

... Si erano comportati bene e quindi meritavano la „bomboana” entrambi                                                                                                                                                                                                                                                                                           Poco dopo, uscirono; ma ecco che rientra la piccola Andra gridando che il cuginetto sta male.„Strano!”- penso io. E subito mi affretto alla porta d'ingresso. Vedo il piccolo che pare soffochi e che si dimena, cercando di sputare qualcosa. Temo che sia stato colpito da una forma influenzale epidemica ora in circolo e che produce molto catarro causando soffocamento. Non è così. Infatti la cuginetta mi grida che il piccolo ha inghiottito una caramella, quella che io gli avevo dato poco prima e che la caramella lo stava soffocando. Ricordandomi come si soccorre in questi casi, cerco di fare qualcosa alla meglio, ma la situazione va peggiorando. Prego allora intensamente dentro di me, supplicando Don Bosco e i Santi Salesiani: - Don Bosco, Don Bosco, aiutalo! Aiutaci! ...Mi viene immediatamente un'idea. Lo invito ad aprire la bocca, e, subito, mettendogli un dito in gola, sento nella gola la presenza della caramella. Rapidamente la spingo fuori dalla gola e dalla bocca. La caramella cade a terra e rimane lì accanto, a testimoniare il fatto; giace lì sul manto nevoso, su uno strato di neve.

Il bimbo è salvo!               Ringrazio Don Bosco nel mio cuore e faccio respirare il bambino in modo che riprenda il respiro regolare. Arrivano intanto i suoi cari che lo riportano a casa, affaticato e spossato, ma salvo. Grazie Don Bosco!

 

 



Ma ecco un’altra grazia e questa volta da parte di Mamma Margherita, la venerabile Mamma di Don Bosco: Margerita Occhiena.

 

Sappiamo che la Parola di Dio "ci dà una lezione di coraggio e di fiducia. Dio è forte ed è fedele, e ci chiama ad avanzare insieme con lui; Lui che fa delle difficoltà i mezzi per "dimostrare la sua gloria", la sua presenza vittoriosa e ricca di tenerezza paterna.

"Io sono il Signore", dice a Mosè e richiede fiducia.

Da noi vuole solo una totale fiducia, come la richiedeva al popolo di Israele per dargli "la Terra promessa."

Le nostre scelte per servire la Volontà di Dio, la Sua Volontà, devono perciò poggiare sulla fiducia in Dio e nel coraggio di chi sa a chi ha dato la sua fiducia e in quali mani ha posto il suo abbandono coraggioso.E Lui provvede.

 

Anch'io ho avuto questa forte esperienza nelle vicende del mio”esilio forzato” in patria a causa del Covid 19 ed a motivo di una malattia. Non credevo più di poter tornare al mio lavoro in Romania nella casa salesiana ove fui inviato. Mi diceva infatti Don Jean, allora Direttore a Mogliano Veneto nel Collegio Astori: „Tutto ha un termine. Hai terminato e bisogna acettare la realtà.”...

Ma la Grazia di Dio ha dimostrato la sua tenerezza,...ora sono di nuovo ..."a casa!"

Non sembrerebbe vero, eppure... Grazie all'intercessione della venerabile Mamma Margherita, ardentemente pregata dai miei Confratelli di Bacau, dopo un lungo periodo di un anno e mezzo, affrontate le cure sanitarie e il day Hospital necessario per farle, dopo una lunga malattia., ricuperata la salute, lascio la casa salesiana di Mogliano con riconoscenza per l'ospitalità fraterna e per il bene ricevuto,e ritorno a Bacau

Ora posso ringraziareo la bontà del Signore che mi ha riaperto all'esperienza della vita salesiana a Bacău in Romania. proprio per l’intercessione della Venerabile Mamma Margherita.

 

Ero a Mogliano Veneto, al Collegio Astori

 

 










 Ma ora son qui all’Oratorio Don Bosco - Fondazione San Giovanni Bosco, a Bacàu,in Romania.


 
















 

 

Grazie al Signore, a Maria Ausiliatrice e alla Mamma Margherita.

D. Sergio.

 

 

 

 



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